martedì 2 luglio 2013

“Resoconto 5° Cotta di Saison e gelatinizzazione di cereali crudi”

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Eccomi di nuovo a parlare di birra, questa volta vi parlo della Saison che ho realizzato un paio di settimane fa!!!
In questa saison non ho voluto fare nulla di estremo o fuori dagli schemi, la luppolatura è stata molto semplice niente di troppo “HOPPY”, ho usato un lievito liquido che si adatta molto bene allo stile richiesto; l’ingrediente che mi ha ispirato a scrivere questo articolo è stato un cereale crudo, più precisamente il “miglio”!!!

Di solito il miglio viene usato nelle nuove birre per i celiaci, in quanto prive di glutine; io ho deciso di utilizzare il miglio non perchè volessi fare una birra per celiaci, anche se ho qualche amico celiaco, ma l’ho usato come ingrediente a sé ritenendo che possa conferire un qualcosa alla birra finita.

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Per realizzare questa cotta, ho dovuto reperire prima il miglio, l’impresa è stata abbastanza ardua ma alla fine sono riuscito a trovarlo; essendo un cereale crudo per poter riuscire ad estrarre dei zuccheri fermentabili sono costretto a fare la gelatinizzazione, e per realizzarla mi sono informato prima su questo sito: Gelatinizzazione.
Affinché l’amido presente nei granuli diventi digeribile è necessario che perda la sua struttura cristallina e ordinata e passi ad una struttura disordinata, con le caratteristiche di un gel (gelatinizzazione).
Il processo di gelatinizzazione dell’amido a partire dai granuli d’amido è resa possibile grazie al riscaldamento in ambiente acquoso. In queste condizioni i granuli di amido , idratandosi progressivamente, si gonfiano, l’amido perde la sua struttura cristallina; l’amilopectina e l’amilosio entrano in soluzione formando legami con le molecole di acqua. Il risultato si traduce in una diminuzione dell’acqua libera e con una viscosità più o meno consistente della sospensione. L’amido dei grani crudi non saccarifica così facilmente come quello del malto; questo, già attaccato dalle amilasi durante la maltazione, gelatinizza e si liquefà pressoché istantaneamente. L’amido dei grani crudi, al contrario, gelatinizza in gran parte a temperature alle quali l’amilasi è già distrutta o è molto meno attiva.
Questo processo, che non nient’altro che un secondo mash, mi ha portato via ben 2 ore abbondanti, prima di riuscire ad avere un risultato positivo dal test dello iodio.
Per favorire la conversione dell’amido ho fatto una aggiunta di 1/5-1/4 di orzo maltato, che ho preso dalla ricetta, in questo caso si tratta di un pils belga, perfetto se si vuole realizzare una saison in stile e poi ho aggiunto acqua per 5 lt/kg, in modo da mantenere il composto il più fluido possibile, appena è avvenuta la conversione ho fatto il mash out a 78°C e ho portato a bollire il composto per 15 minuti, successivamente ho calcolato l’acqua ed i grani da aggiungere per iniziare il mash vero e proprio.
Come consiglio vi invito ad effettuare questa pratica il giorno prima della cotta, perchè non sapendo quanto tempo vi possa servire rischiate di far saltare la cotta.

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Qui in foto potete ammirare il primo mosto estratto dal mash, di un bel color oro e molto limpido, il conteggio dei litri e l’efficienza sono stati in linea con la ricetta prevista, questo vuol dire anche che la conversione ha lavorato perfettamente senza problemi.
Altra novità da legare a questa cotta riguarda la strumentazione, infatti nelle cotte precedenti ero solito usare il luppolo in fiore dentro le hop-bag, a mio parere molto scomode da usare, oltretutto usando grossi quantitativi di luppolo in fiore si corre il rischio che parte del mosto venga assorbito da questi e dalle hop-bag, che rendono difficoltoso il mescolamento in fase di bollitura; per questo motivo ho voluto provare questo filtro, realizzato in maglia inox molto fine, che non fa passare assolutamente nulla dei pellets, figuriamoci i fiori di luppolo.

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Anche durante la bollitura non ho riscontrato alcun tipo di problema, dopo aver raffreddato ho inoculato il lievito liquido, senza fare alcun starter, la fermentazione è iniziata molto da 1,052 ho raggiunto in pochi giorni i 1,004 di FG, ma ho notato che il lievito continuava il suo lavoro facendomi scendere la FG a 1,002, tutto ciò è durato 10 giorni di gorgogliamento costante; sono rimasto molto sorpreso da questo risultato inaspettato.
In questo momento la birra sta in abbattimento, dopo il primo travaso, per pulirla ulteriormente dagli altri lieviti  e per renderla il più possibile limpida, per inizio agosto sarà pronta e vi farò sapere che cosa è uscito fuori.
Vi lascio di seguito il video della bollitura mentre sto utilizzando il nuovo filtro per i luppoli.


“Buona Birra dal Barone Birra”

6 commenti:

  1. Ciao quella del miglio è qualcosa di originale io ho brassato questa ricetta
    Ricetta per , litri finali 21,0 (in bollitura 25,0)
    efficienza 75%, bollitura 60 min.
    OG 1,059; IBU: 29,7; EBC: 11;
    Malti:
    3500 gr Pilsner, 1,030;
    1500 gr Vienna, 1,030;
    500 gr Zucchero Candito, Clear, 1,036;
    Luppoli e altro:
    55 gr Goldings, East Kent, 5,0 %a.a., 60 min, Kettle;
    20 gr Fuggles, 4,5 %a.a., 10 min, Kettle;
    Lieviti:
    Belle Saison

    Come vedi è in perfetto stile come porta il bcjp come lievito ho usato quello nuovo della lallemand belle saison e ne sono rimasto contentissimo ha speziato bene già a 21 gradi. La birra è uscita buonissima P.s. ho avuto una attenuazione impressionante del 90%

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    1. Sembra una ricetta bella interessante!!!
      io per esempio nella mia non ho voluto inserire le spezie, é molto base, perché volevo sentire se il miglio lascia una sua impronta alla birra finita!!
      Fammi sapere come viene.

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  2. Ciao!!
    mi chiamo Simone...innanzitutto volevo farti i complimenti per il blog...davvero ben fatto...e soprattutto è una continua fonte di ispirazione per chi come me è appassionato all' Homebrewing ;)
    Volevo chiederti una cosa...il filtro per i luppoli lo hai costruito tu oppure lo hai acquistato da qualche parte? mi piacerebbe averne uno!! :)
    Un saluto
    Simone

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    1. Ciao il filtro per i luppoli in pellet l'ho comprato in un negozio americano!!!

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  3. grande bel blog molto accattivante. ti volevo chiedere una cosa riguardo alla gelatinizzazione del miglio.... metti l'acqua e la porti a 80° circa aggiungi il miglio e mantieni per almeno 30 minuti; abbassi la temperatura a 65 ° aggiungendo altra acqua togli il miglio e inserisci i grani d'orzo per 60/90 minuti fino alla conversione degli amidi, togli i grani procedi alla bollitura ( tempi e temperature sono prese da altri post letti su internet). Sono questi i passaggi?

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    1. Allora ho usato il miglio che mi serviva con una piccola percentuale di malto pilsner circa il 15% per poter effettuare la conversione degli amidi, ho fatto cuocere il miglio con il malto insieme a 3 lt/kg a una tempratura di 68°C per circa due ore fino a che il test dello iodio non mi dava un risultato positivo, purtroppo ci vuole molto tempo ti conviene farlo il giorno prima questo passaggio e poi effettuare il mash classico aggiungendo i malti restanti!!!

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