“Coltivazione di luppolo a Collegiove 2013–Rizomi”

Finalmente si ricomincia e questa volta alla grande!!!
Dopo il precedente insuccesso che ho ottenuto con le “talee” nel corso del precedente anno, quest’anno invece ritorno con una nuova speranza i “rizomi”!!!
Come molti di voi sapranno, a differenza delle talee che si possono ottenere ogni anno dai numerosi germogli che spuntano nei primi mesi primaverili, per i rizomi bisogna aspettare i famosi tre anni, ovvero all’inizio del terzo anno sarà possibile ottenere diverse radici dalla pianta madre che potranno essere ripiantate in vaso o in terra per ottenere una pianta identica a quella precedente.

La domanda che sorge spontanea è perchè aspettare tre anni e non farlo prima, nel corso di questi anni l’apparato radicale non rimane delle stesse dimensioni ma continua ad allargarsi, e di solito se si coltivano altri luppoli si corre il rischio che le radici si vadano ad intrecciare con quelle di piante diverse soffocandosi a vicenda, per questo motivo i luppoli vengono piantati ad una distanza minima di 2 metri, in questo modo si evitano questo tipo di problemi indesiderati; la potatura delle radici serve anche per rafforzare la pianta.
Per fortuna il mio lavoro sulle 10 piante iniziali mi ha rubato solo una giornata, di bel tempo, visto che negli ultimi giorni ha sempre piovuto, ma ciò mi ha facilitato il lavoro permettendomi di scavare intorno alle piante senza rovinarle, perchè la terra era rimasta leggermente umida dalle precedenti piogge; per ottenere i rizomi bisogna sempre partire da una certa distanza a scavare, per poi raggiungere la base della pianta, in questo modo siamo in grado di individuare eventuali radici e seguirle, senza mai rovinarle.
Le radici del luppolo hanno la caratteristica di allargarsi a raggiera senza raggiungere elevate profondità, infatti basta rimuovere 10-15 cm di terra, fatto ciò possiamo notare i primi germogli, che diventeranno i futuri arbusti della pianta.

Come accennato prima, poichè le radici non sono molto profonde e si distribuiscono a raggiera, conviene scavare intorno alla pianta in direzione opposta a questa, quindi tirare la terra verso di noi, per salvaguardare i germogli e le radici, se abbiamo fatto bene dovremmo ottenere questo risultato.

Quando orami abbiamo estratto tutte le radici, possiamo effettuare il passaggio successivo, la potatura; dobbiamo munirci di tronchesi per il giardinaggio e tagliare solo quelle radici in cui sono presenti i germogli, un occhio di riguardo va ai germogli che sono molto delicati perchè la minima distrazione li può rovinare compromettendo il rizoma.
Quando stiamo per tagliare la radice in più parti, dobbiamo assicurarci che il rizoma che otterremo abbia dai due ai tre germogli, in questo modo aumenta la probabilità di attecchimento di quest’ultimo.

Dopo avete terminato di tagliare le radici potete ricoprire la buca intorno alla pianta, annaffiandola con un po’ d’acqua, mentre i rizomi li potete inserire in un vaso ricoprendoli con del terriccio per fiori, che è abbastanza nutritivo e anche qui vi consiglio di annaffiare i rizomi in modo tale che si possano mantenere umidi fino a quando non avrete deciso cosa farci.

Detto ciò vi lascio ai vostri rizomi da piantare, se decidete di coltivarli a terra vi consiglio prima di mettere i rizomi in un vaso abbastanza capiente, facendoci crescere la pianta fino a quando non raggiunge un’altezza di 15-20 cm, allora dopo potete metterla a terra con un travaso, cercando di non rovinare la pianta che è ancora molto fragile, in questo modo il rizoma avrà modo di adattarsi, quando è ancora in vaso cercate di mantenere la terra sempre umida senza ristagni di acqua.
Per concludere voglio far portare alla vostra attenzione una mia impressione riguardo ai rizomi, il numero dei rizomi che sono riuscito ad ottenere da una pianta varia in base alla quantità del precedente raccolto, quindi se una pianta fa molti fiori da questa posso ricavare abbastanza rizomi e viceversa.

“Buona Birra dal Barone Birra”