“2° Coltivazione di luppolo a Collegiove 2013”

Anche quest’anno con la primavera alle porte comincia la consueta coltivazione del luppolo, ormai il mio luppoleto è giunto al suo terzo anno, un anno molto importante sotto diversi punti di aspetto, infatti ho iniziato ottenendo i rizomi dalle piante che sono state piantate ben tre anni fa, inoltre queste piante dovrebbero raggiungere il loro massimo sviluppo e quindi portare un raccolto ben più consistente degli anni passati, per quest’ultima cosa dovrò aspettare la fine d’agosto per effettuare il raccolto e constatare se ciò è realmente vero!!!

Nel corso del precedente anno purtroppo un paio di piante sono venute a mancare per diversi motivi, una pianta al suo primo anno non è riuscita ad attecchire mentre la seconda è morta per il troppo caldo seccandosi completamente, più precisamente parliamo nel primo caso del “Target” e nel secondo caso del “Magnum”; il magnum è una di quelle varietà che purtroppo non sembra essersi adattata al nostro clima mediterraneo.

Per questo motivo ho deciso di rimpiazzarle con il “Chinook”, varietà americana che se attecchirà come le altre piante compaesane darà ottimi risultati in termina di resa, ed infine ho voluto riprendere il “Target” in quanto essendo morto presto non ho avuto modo di vedere come si adatta al nostro clima!!!
Come potete vedere dalla foto in alto, il chinook nell’arco di tre settimane da quando è stato messo in vaso ha raggiunto un’altezza di 40-50 cm, ciò mi da molte speranze per il futuro; invece il target sembra aver attecchito ma la crescita è molto più lenta della varietà americana, ha raggiunto un’altezza di 20-25 cm.

Inizialmente avevo deciso di fermarmi con il numero di piante da coltivare ma un mio amico di Collegiove che con altri ragazzi di Nespolo e Roma, che ho avuto il piacere di conoscere, fanno birra come me, mi hanno dato un paio di rizomi di una pianta selvatica della mia zona, convincendomi che ne sarebbe valsa la pena sia in termini di resa che di qualità del luppolo, naturalmente anche loro coltivano luppolo tra Collegiove e Nespolo e ciò non può farmi solo che piacere.
Un paio di settimane fa, dopo che avevo ottenuto i rizomi, ero andato a controllare lo stato dei germogli di tutte le piante, ma ancora niente all’orizzonte, giusto qualche pianta presentava piccole gemme spuntare dal terreno, infatti pensavo che dopo aver tagliato le radici ci sarebbe voluto più tempo alle piante per riprendersi, invece mi sono dovuto ricredere totalmente.

Ieri mattina appena arrivato a Collegiove ho preso il mio secchio con tutto l’occorrente per estirpare l’erbaccia appena cresciuta e appena sono entrato nel terreno ho visto una moltitudine di germogli spuntare, almeno una quindicina per pianta, una splendida visione per i miei occhi, mentre il saaz, nugget, willamette e brewery gold  avevano pochi germogli piccoli, è una cosa normale visto che per loro è solo il secondo anno ed il primo anno è stato molto difficile dal punto di vista climatico.

Dopo aver constatato l’ottimo stato delle piante, ho cominciato a potare i germogli in eccesso selezionando quelli che si erano sviluppati di più, lasciandone solo un paio per pianta, in questo modo ci sarà una quantità maggiori di fiori al momento del raccolto, in quanto le sostante nutritive per la pianta saranno ripartite solo per quei due germogli invece che per tutti quelli finora cresciuti.

Nel frattempo che le piante continueranno a crescere, dovrò cercare di annaffiarle regolarmente, smuovere il più possibile la terra alla base della pianta come per il resto del terreno ed estirpare tutta l’erba che continuerà a crescere intorno, in modo da garantire una crescita costante alle piante.

“Buona Birra dal Barone Birra”